Libri per avvocati

La sconfitta della ragione. Leonardo Sciascia e la giustizia penale

20,00 €

Autore: Ennio Amodio, Elena Maria Catalano

Editore: Sellerio Editore Palermo 

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Questo è un saggio originale e innovativo. Studia infatti i romanzi di Sciascia in un modo mai tentato prima, osservandone i concetti, i giudizi, i criteri giuridici che applicava nelle sue storie. Quindi un esame dello Sciascia «giurista» nelle sue opere letterarie e non nel suo pensiero dichiarato.

Un saggio chiaro e ben scritto, le ipotesi appaiono verificate nel corpo degli scritti del maestro, esplorati rigo per rigo. Attraverso l’analisi dei contenuti sciasciani si intuisce che Sciascia non è «l’algido osservatore del lavoro di poliziotti e giudici» ma vive la giustizia come «una passione intima e civile». È un cultore del «vero giudiziario», nel senso che non inventa storie fantasiose ma studia «fascicoli e dossier» che fa rivivere in racconti che non sono lavori di mera divagazione ma «veri racconti-saggio», racconti come esempi di situazioni giuridiche. Non procede deduttivamente ricavando la realtà (trasposta in racconto) dalle sue idee, ma al contrario dal racconto reale estrae la «sua idea di giustizia».

L’impersonalità e l’universalità dei diritti, queste sacre scoperte dell’Illuminismo, vanno ambientate nella considerazione che la legge per essere giusta deve essere guidata dalla ragione e dalla umanità. Nei suoi racconti ciò che conta veramente è «la prassi della giustizia», più che le astratte regole; ed è una prassi condannabile, se non è guidata dalla umanità. Sciascia si sofferma poi sulla giustizia come «morsa», in cui l’individuo è schiacciato, soprattutto quando la pratica giudiziaria ricorre alle varie forme, più o meno vistose, di tortura che estorcono barbaramente una «verità», o utilizza i confidenti oppure i cosiddetti «testimoni» dentro un contesto di omertà diffusa. Nell’affrontare il tema delle condanne capitali, particolarmente lancinanti sono le pagine che Sciascia dedica al «fascino della pena di morte».

La Mafia è giuridicamente descritta da parte del grande scrittore più che altro sotto punti di vista sottilmente specifici: quali per esempio il «cretinismo» delle legislazioni speciali e la facile tendenza alla violazione delle garanzie.

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Scheda tecnica

Autore
Elena Maria Catalano
Ennio Amodio